Moduli LED: Cosa Sono, Come utilizzarli

Il LED, per definizione, è un dispositivo opto-elettronico, che sfrutta la capacità di alcuni materiali semiconduttori di produrre fotoni, attraverso un fenomeno di emissione spontanea.

Il Modulo LED è un assemblaggio di tecnologia Led, composto da una piastra in alluminio, su cui sono applicati i diodi e i cavi di conduzione. Questi componenti vengono pressati all’interno di una scocca di plastica, che gli conferisce impermeabilità e resistenza.

Alcuni Moduli LED vengono dotati di lenti, che variano dai 38 ai 160 gradi, che andranno scelti in base all’applicazione finale.

L’alluminio è un metallo conduttore, utilizzato sempre nei Moduli LED, perché oltre ad essere resistente, aiuta i chip nella dissipazione del calore, fondamentale per la longevità di qualunque prodotto a LED. Qualsiasi Modulo LED che non sia concepito con una buona dissipazione, non potrà durare nel tempo, né mantenere il flusso luminoso costante.

moduli led in produzione

produzione di led

Perché usare i Moduli Led nelle insegne?

Il Modulo Led è concepito esclusivamente per le Insegne.

Anche se poi la sua adattabilità lo porta ad avere molteplici applicazioni.

È il prodotto migliore per le insegne, per la sua robusta manifattura, che gli permette di essere esposto a condizioni atmosferiche estreme, garantendo comunque il suo funzionamento.

Ad esempio, un’insegna può essere montata in centro città sotto un balcone, quindi riparata, oppure su uno stabilimento fronte mare o in un ristorante in montagna, ma il suo funzionamento deve essere garantito.

Diversità e utilizzo dei vari tipi di Moduli LED

Sul mercato possiamo trovare tantissime tipologie di moduli led. Essi possono avere da 1,2,3,4, 6 fino a 12 chip.

La differenza la fa l’applicazione, il “wattaggio” (potenza) e il tipo di progetto che vogliamo realizzare.

I moduli da 2 o 3 LED sono di solito della stessa famiglia, cambia esclusivamente la loro lunghezza, per una comodità di applicazione, rispetto alle dimensioni dell’insegna.

Quando invece abbiamo un modulo con un unico chip dobbiamo verificare dimensione e wattaggio, e soprattutto la lente, per capire come va effettuata l’applicazione.

Ad esempio, se abbiamo un modulo con un chip di un wattaggio superiore a 1,5 W e con una lente a 38 gradi, possiamo capire subito che si tratta di un prodotto per insegne bifacciali. Quest’ultime a differenza delle altre, necessitano un wattaggio più alto e una lente che stringe il cono di luce (il chip apre il suo cono a 120 gradi) per superare una certa distanza e arrivare da un lato all’altro dell’insegna.

Invece, un modulo con un chip solo, un wattaggio al di sotto di 0,5 W e sprovvisto di lente, possiamo capire subito che questo è un prodotto di dimensioni ridotte, utilissimo soprattutto per insegne a lettere scatolate di piccole dimensioni, che di solito troviamo nei centri storici delle grandi città. Per questo è un prodotto che spessissimo viene venduto con una temperatura di luce di circa 3000k (luce calda).

A tal proposito è interessante capire che nei centri storici spesso è richiesta e utilizzata la luce calda per un effetto ottico ottimale, oltre che estetico. Un modulo a luce calda infatti sviluppa esattamente gli stessi lumen di un modulo a luce fredda, ma questo possiede una luce più brillante, mentre la luce calda è più morbida e meno aggressiva per la percezione visiva.

Ad esempio, nel centro di Roma, dove sono OBBLIGATORIE le lettere scatolate color bronzo, la luce calda si sposa perfettamente e risulta più elegante.

Insegne a led a roma

Quando invece si utilizza un Modulo da 1,5-2 W con una lente a 160 gradi, certamente ci troviamo di fronte ad un prodotto per insegne di grandi formati.

La lente a 160 gradi, che tra i Moduli a LED per insegne monofacciali è la più utilizzata.

Ha una doppia funzionalità: oltre ad allargare il cono di luce, dai 120 gradi del diodo standard fino a 160 gradi, ci da la possibilità di utilizzare un numero ridotto di Moduli led, rendendo più omogenea la luce all’interno dell’insegna.

Questo tipo di prodotto viene venduto quasi esclusivamente a luce fredda.

Temperatura di colore

La temperatura di colore nei Moduli LED è molto importante per l’effetto finale del progetto che andremo a realizzare.

Per essere chiari e capire da dove parte il concetto di temperatura di colore, fissiamo un punto Zero: la luce del sole ha una temperatura di 4500 K.

Da qui possiamo parlare di luce fredda e luce calda, spostandoci al di sopra o al di sotto di questo Zero di colore.

Più ci abbassiamo più la temperatura è calda, più ci alziamo più è fredda.

Il Led nasce blu. Poi grazie al colore del fosforo che viene applicato sopra (che è la parte più o meno gialla che si vede sul chip), gli viene donata la temperatura di colore che si preferisce.

Per quanto riguarda i Moduli Led, la luce calda si attesta intorno ai 3000 K, la luce naturale intorno ai 4000 K e la luce fredda intorno ai 6500 K. Sopra i 6500 K è sconsigliabile l’utilizzo, poiché tende al blu e va a modificare l’effetto finale della nostra insegna, sia essa bianca o colorata.

Temperatura luce dei led

Il prodotto più venduto è quello a luce fredda, ideale sia per le lettere scatolate a luce diretta che riflessa, cassonetti e quant’altro. La luce calda viene utilizzata come già spiegato sopra.

Inoltre oggi è in aumento la richiesta di moduli a luce naturale, soprattutto perché all’interno di grandi centri commerciali ed aeroporti, dove la luce naturale viene già utilizzata per l’illuminazione di negozi e shop, sia per mantenere vivi i colori, che per garantire una percezione piacevole e non stancante all’occhio umano. Dunque si tende a utilizzare moduli per insegne e bacheche anch’essi a luce naturale, così da garantire una omogeneità visiva in questi complessi.

Colori dei Led

La luce dei Moduli LED, come dicevamo, può avere delle variazioni di temperatura del bianco, ma non solo. Si trovano ormai in commercio moduli led colorati che soddisfano le esigenze più disparate: rosso, verde, blu, giallo, arancione e rosa. Questi vengono utilizzati come i moduli a luce bianca e possono migliorare l’effetto finale di lettere scatolate, ad esempio. Oggi infatti il modulo colorato viene utilizzato su plex dello stesso colore, per migliorarne la brillantezza. Molte aziende richiedono questo a capitolato.

Inoltre l’RGB è un tipo di Modulo che ha la capacità di cambiare colore e, se dotato di centralina, può essere programmato per giochi di luce e cambiamenti di colore estremamente variegati. Esso produce diversi colori a seconda della sua programmazione.

Alimentazione

La giusta alimentazione è fondamentale per il funzionamento ottimale e la durata dei Moduli LED.

Ad esso va fornita una corrente costante polarizzata, il cui valore è indicato nella scheda tecnica. Scegliere un Alimentatore di qualità, che generi sempre almeno il 15-20% in più rispetto al wattaggio indicato, è una regola semplice, che garantisce il corretto funzionamento dei dispositivi.

Giusto montaggio

Per sfruttare al meglio questi poliedrici prodotti, i Moduli LED, è basilare seguire delle regole per eseguire un buon montaggio, che ne semplifichi il lavoro e mantenga il risultato nel tempo.

Ogni modulo è accompagnato da una scheda tecnica che spiega le sue caratteristiche e le informazioni per un corretto montaggio. Basilare è capire che la quantità di moduli da montare su un’insegna è data dalla sua profondità: meno è profonda, più moduli andranno montati. E viceversa. Nello schema di realizzazione infatti, si partirà dallo spessore dell’insegna e da lì verrà indicata la distanza tra un led e l’altro e tra una catena e l’altra.

Qualsiasi modulo led è venduto a catene già separate da 20-25-30 pezzi. Queste catene vengono strutturate in base alla capacità di corrente che passa attraverso esse. Per questo il circuito della catena deve essere chiuso e collegato ad un cavo passante di sezione più grande, dove vengono collegate tutte le varie catene. Non effettuando questo procedimento e collegando le catene in maniera continua, faremmo passare troppa corrente e potremmo, in un primo momento, avere un indebolimento della luce dei led, per poi andare incontro all’interruzione di luce.

schema montaggio led

Insegne di difficile manutenzione

Quando si installa un’insegna di difficile manutenzione, ad esempio sulla parete di un palazzo, su un terrazzo o in luoghi dove l’accesso è possibile solo con gru o cestelli, si consiglia sempre quando si montano i moduli a led di utilizzare delle viti nei buchi di cui essi sono sempre dotati o una goccia di silicone, per essere certi che il fissaggio non ci crei brutti scherzi in un secondo momento. Le escursioni termiche possono deteriorare il biadesivo, nonostante la sua qualità. In questa maniera il fissaggio risulterà duraturo.

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